di My Personal Calma
Teresa mi chiede: “Caro My Personal Calma, puoi spiegarmi come posso diventare un creatore deliberato?”
Cara Teresa,
vorrei risponderti che diventare un “creatore deliberato” sia qualcosa di difficile, complesso e articolato ma in realtà non lo è affatto.
Partiamo da un principio.
Tutti noi siamo già creatori: creiamo continuamente nella nostra vita successi, insuccessi, emozioni, relazioni...
Ogni nostra scelta è una creazione e non possiamo fare a meno di creare in ogni istante della nostra vita.
La tua domanda è una creazione.
Questa mia risposta lo è altrettanto.
Tutti i lettori che in questo momento stanno scorrendo con i loro occhi questo articolo lo sono altrettanto e proprio in questo istante stanno “creando” nella loro mente un giudizio sulle parole che stanno leggendo.
La scienza ha classificato la nostra specie come “homo sapiens” ovvero “uomo sapiente” o “uomo saggio”.
In realtà le cose che non sappiamo sono ancora infinitamente di più di quelle che sappiamo.
Per questo sarebbe più giusto definire la nostra specie come “homo creator”, ovvero “uomo creatore” perché creare è ciò che ci riesce meglio da sempre, sia nel bene che nel male.
Il linguaggio, la scrittura, ogni forma d’arte, ogni forma di avanzamento tecnologico, ogni legge e struttura sociale e tutte le invenzioni che hanno plasmato la nostra civiltà non sono altro che creazioni.
Certo, non sempre ciò che creiamo si rivela positivo e utile.
E a volte, a essere sinceri, vogliamo qualcosa ma ne otteniamo un’altra.
Ma quando affermiamo di voler diventare “creatori deliberati” dobbiamo aver chiaro che metà del lavoro è già fatto: siamo intrinsecamente tutti già creatori.
Bene.
Come si può allora usare questa facoltà che ci appartiene per definizione - ovvero la facoltà di “creare” - in modo deliberato e intenzionale?
Detta in modo più semplice, come possiamo desiderare una cosa e manifestarla concretamente nella realtà?
Che sia desiderare una relazione appagante o un lavoro nelle nostre corde o un’entrata economica o maggiore felicità e divertimento…
Ecco, qui il gioco diventa un po’ più complesso.
Ma non spaventarti.
Se continuerai a leggere quello che sto per dirti capirai che si tratta di qualcosa di molto più semplice di quanto normalmente si creda.
Vedi Teresa, ciò che “crea” nelle nostre vita non è, come molti credono, la volontà.
E non sono neppure le nostre azioni.
Una persona può, ad esempio, volere una relazione sentimentale appagante nella propria vita e tuttavia non manifestarla.
O fare di tutto, moltiplicando gli incontri e le nuove conoscenze per manifestarla e tuttavia non riuscirci.
Volontà e azioni sono aspetti secondari della manifestazione.
Quello che viene prima di tutto sono i nostri paradigmi.
Seguimi in questa parte un po’ più noiosa perché tra poco sarà tutto più chiaro.
Bene, dicevamo dei paradigmi.
Ma che cos’è un paradigma?
Un paradigma è un insieme di credenze, abitudini o schemi mentali profondamente radicati nel nostro subconscio che guidano il comportamento e i risultati di una persona.
I paradigmi influenzano il modo in cui vediamo e interpretiamo il mondo, limitando o espandendo ciò che crediamo possibile o impossibile.
Facciamo un esempio.
Immagina di essere stata cresciuta con il paradigma secondo il quale nella vita bisogna accontentarsi di quello che arriva e che volere di più è sbagliato.
Questo paradigma si ripercuoterà in te e ti farà avere un atteggiamento remissivo, fatalista (in senso negativo) e tendente a subire la vita anziché crearla.
Poi immagina, un bel giorno, di comprendere razionalmente che quel paradigma è sbagliato.
Pensi: “Ma perché diavolo non dovrei volere di più? Io merito di più!”
Ti senti piena di entusiasmo e vogliosa di sfidare una visione della vita che ti ha limitato per così tanti anni.
Tuttavia, presto ti accorgi che rimane in te un certo timore nel volere di più e che, come un riflesso condizionato, ogni volta che provi a raggiungere qualcosa che vada oltre quello che credi sia "normale" si innescano dall'esterno o dall'interno meccanismi che ti confermano il paradigma di partenza.
Ad esempio, cercando di ottenere di più potresti ritrovarti in una situazione peggiore di quella di partenza.
Perché accade questo?
Questo accade perché non è sufficiente volere qualcosa o pensarla consciamente per manifestarla.
Non basta pensare consciamente che “volere di più è giusto e sacrosanto” per manifestare di più nella propria vita.
Quel paradigma deve entrare nel subconscio, cioè nella profondità di te stesso.
Ma come si fa a installare un paradigma potenziante nella mente subconscia?
È più facile di quanto possa sembrarti.
Per capire come fare torniamo all’esempio precedente.
Il primo punto da capire è che se il nuovo paradigma conscio per il quale "volere di più è lecito e doveroso" resta nella tua mente a lungo, quel paradigma andrà inevitabilmente installandosi nel subconscio.
E il nuovo paradigma sovrascriverà il vecchio.
Questo perché il subconscio non può contenere 2 paradigmi che si contraddicono.
Se nutri il nuovo paradigma secondo cui “volere di più è lecito e sacrosanto”, il vecchio paradigma secondo il quale “volere di più è sbagliato” si dissolverà.
La vera unica difficoltà è non tornare indietro, continuando a nutrire il nuovo paradigma a livello conscio anche quando la realtà continua a confermarci il vecchio.
Tornando all'esempio: quando tu pensi soltanto "razionalmente" che "volere di più è sacrosanto" ma nel tuo subconscio il paradigma secondo il quale "volere di più è sbagliato" è ancora attivo, i risultati nella tua vita contraddiranno il paradigma conscio e confermeranno quello subconscio.
Ecco, in quel momento la maggior parte delle persone torna indietro.
Pensa: "Avevano ragione a dirmi che volere di più è sbagliato..." e torna a nutrire il vecchio paradigma.
Se invece resti ferma sul tuo nuovo paradigma, a prescindere dai risultati esterni, il nuovo paradigma da conscio diventerà subconscio e quando questo avverrà anche i risultati all’esterno cambieranno.
Ovviamente il paradigma che ho preso è solo un esempio, e lo stesso vale per qualunque altro paradigma.
Dunque, rispondendo nello specifico alla tua domanda: anziché pensare di dover fare cose complicate, quello che devi fare è semplicissimo: se vuoi diventare un creatore deliberato scegli i tuoi paradigmi e nutrili anche se la realtà sembra dimostrarti il contrario.
Ricorda che ciò che credi, crei.
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il creatore deliberato
della tua realtà.
Ad esempio: potresti decidere di credere che guadagnare denaro in modo onesto sia facile e naturale.
Questo paradigma non si manifesterà subito.
Fin quando non si installerà nel tuo subconscio manifestare denaro in modo onesto continuerà a essere difficile.
In quel momento sarai tentata di pensare: “Altro che facile! Guadagnare denaro in modo onesto è difficile eccome!”
Bene, se riuscirai a non tornare al vecchio paradigma ma continuerai a credere che è possibile guadagnare facilmente denaro in modo onesto, il nuovo paradigma si installerà nel tuo subconscio e creerà una realtà che lo confermerà.
Molto altro si potrebbe dire sulla “creazione deliberata” cara Teresa e molto altro troverai in questo blog in futuro, ma spero che questa risposta ti abbia dato dei punti su cui riflettere.
Ricorda che un “creatore deliberato” non pensa in base alle circostanze.
Un creatore deliberato sceglie quali paradigmi avere nella sua mente conscia, li ripete, li visualizza, li nutre attraverso libri, articoli, video fin quando non diventano subconsci.
A quel punto si gode lo spettacolo di una manifestazione davvero...deliberata!
Un abbraccio
My Personal Calma
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